Assenzio Romano: il re delle erbe amaricanti

Artemisia absinthium L.
Assenzio maggiore, Absinthe, Wormwood, Wermut

Descrizione

L’Assenzio Romano è un’erba dal sapore amaro unico, protagonista indiscussa di molteplici preparazioni nel settore beverage. Grazie alle sue proprietà aromatiche e funzionali, è un ingrediente chiave per la realizzazione di amari, mocktail e altre formulazioni innovative. La sua versatilità lo ha reso un simbolo tra le erbe amaricanti, apprezzato per il suo carattere digestivo e dissetante.

Famiglia

Compositae

Origine

BULGARIA – MACEDONIA – POLONIA – SERBIA

Principi attivi e caratteristiche

L’Assenzio Romano contiene un ricco complesso di composti naturali, tra cui:
• α/β-Tujone
• Azuleni, Bisabolene, Cadinene, Camfene, Sabinene, Pinene, Fellandrene
• Lattoni sesquiterpenici (Absinthina, Artabisina, Artemetina, Anabsinthina, Arabisina, Artabsinoidi A-B-C-D)
• Matricina, Artemolina, Acidi fenolici
• Lignani e Cumarine
Questi componenti contribuiscono al suo inconfondibile profilo aromatico e alle proprietà funzionali che ne valorizzano l’uso nella tradizione e nell’innovazione culinaria.

Curiosità storiche: la “Fata Verde”

L’Assenzio Romano è strettamente legato al leggendario liquore “Absinthe”, noto come “Fée verte” (Fata Verde) nella Francia dell’Ottocento. Il fenomeno dell’”Absintismo”, attribuito al tujone, era in realtà aggravato dall’alcolismo e dalla presenza di sali tossici, come rame e ammonio, dovuti ai processi di distillazione rudimentali dell’epoca. Oggi, grazie a tecniche moderne e controlli di qualità, l’assenzio è apprezzato in sicurezza, preservandone il fascino senza rischi.

Utilizzi e precauzioni

L’Assenzio Romano è noto per supportare la funzionalità digestiva e favorire l’eliminazione dei gas intestinali. Storicamente, è stato utilizzato come regolatore naturale nei cicli femminili. Tuttavia, il consumo deve essere moderato e consapevole, in quanto:
• Può interferire con farmaci anticonvulsivanti.
• È sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento.
• Non deve essere associato a terapie farmacologiche senza adeguata consulenza.
FAQ

Domande e Risposte